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lunedì 26 settembre 2016

Touring 90 anni (parte 2)

Felice Carlo Anderloni, colui che ha dato i natali alla Touring si spegne nel giugno 1948 a causa di un infarto. Ho scelto questa data per iniziare la seconda fase della storia perche in effetti con lui si chiude la prima parte della storia.
Gli succede quindi il figlio Carlo, e pochi mesi dopo l'azienda firma un autentico capolavolo, anzi in effetti sono due: le realizzazioni sul telaio 166 per la Ferrari, che porteranno alla creazione del modello 166 Inter e MM
Ferrari 166 inter

Ferrari 166 MM
la prima fu l'antesignana delle granturismo a 4 posti firmate Ferrari , la seconda invece fu il primo cavallo di razza della casa di Maranello, vincitrice a LeMans, alla Mille miglia e in numerose altre gare. La carozzeria leggerissima creata dalla touring unita al motore v12 da 1500cc circa consentivano di avere un mezzo prontissimo nell'erogazione dei giri e molto sfruttabile, inoltre data la forma un famoso giornalista dell'epoca la apotrofò come '' la Barchetta'' dato in pratica inizio all'uso di chiamare le fuoriserie 2 posti aperte in quella maniera.
il 1951 segna un altra pietra miliare della collaborazione con l'Alfa Romeo, viene infatti presentata la 1900 sprint coupè.
Alfa Romeo 1900 sprint
Questa fu la ''granturismo'' per migliaia di italiani che volevano una macchina performante, e si è evoluta nel modello Super Spint del 1956
Alfa romeo 1900 Super Sprint

,ma il telaio e la meccanica della 1900 per touring significa anche un altra cosa, anzi un altra sigla:
DISCO VOLANTE
Alfa Romeo disco volante 1952


la disco volante fu allestita in 5 esemplari, una coupè e 4 spyder, la versione spyder dotata di telaio in traliccio di tubi pesava solo 750kg e aveva una potenza di 158cv, fu un vero e proprio esperimento di aerodinamica, la macchina infatti aveva un CX di soli 0.25.
Gli studi Aerodinamici della Disco Volante furono di ispirazione nello sviluppo della Successiva Pegaso Z-102

Pegaso Z-102 1952
 La pegaso montava un motore in alluminio V8 che nacque 2500 e crebbe fino a 3200 raggiungendo potenze di 300 cv, potenze tali da consentire alla macchina di viaggiare a 250km/h, la touring quando inizio il lavoro con la casa spagnola ne modifico linea, abbasso il baricentro e sopratutto diede un ''vestito'' leggero che consenti gli exploit velocistici

Il 1956 segna la nascita di un icona e di una star, inglese di aplomb, vestita però di abito sartoriale italiano nasce la Aston Martin DB4
Aston Martin DB4

Aston Martin Db5 1956
seguida dalla sorella Db5 che diventerà una stella del cinema, la aston è forse una delle produzioni touring più famose. Fu prodotta anche in versione spyder ma sempre in inglilterra su licenza negli stabilimenti della Aston Martin.
Il 1957 sarà l'anno della importante commessa per la Maserati che con il modello 3500Gt imposto il rinnovamentoe stilistico e di immagine diventando la ditta di ''lusso'' che conosciamo adesso, mentre fino a ora era più focalizzata verso modelli più sportivi anzi quasi corsaioli
maserati 3500 GT 1957

Alfa Romeo spyder 1958
successivamente arrivarono i lavori su base Alfa Romeo 2000, che andava a sostituire la 1900, e 2600, e quelli con la Lancia Flaminia GT
Lancia Flaminia GT
Tutte commesse grosse, per auto di indubbia bellezza, a cui si aggiunsero anche altre di marchi Inglesi che purtroppo non poterono inorare gli impegni. Questi problemi finanziari uniti agli scioperi decretarono la bancarotta e la messa in Amministrazione controllata nel 1964, non prima della creazione dell'ultima grande auto, la Lamborghini 350GT

Rinata dalle sue ceneri nel 2006 dopo che il marchio è stato comprato insieme alla Ruote Borrani da una cordata italo/belga/olandese, la touring è tornata a costruire piccole serie di automobili fuoriserie, auto che ancora una volta hanno conquistato pubblico e critica nei più importanti saloni e nelle mostre di bellezza
Maserati Bellagio Fastback

Alfa Romeo 8c Disco Volante

tutte le foto sono prese da internet e trovate con i motori di ricerca classici, quindi è difficile il reperimento delle fonti, alcune sono state scattate dal sottoscritto, altre provengono da portali come autoevolution.com, omniauto.it, pinterest.

giovedì 22 settembre 2016

Touring 90 anni

Fondata nel 1926 da Felice Bianchi Anderloni, la famosissima casa di carrozeria italiana, può vantare una delle storie più lunghe e famose di tutto il panorama automobistico.
Felice Bianchi Anderloni
il suo fondatore, uomo di gran gusto e ampia cultura, pote vantare legami di parentela con gli Isotta e i Fraschini (della nota casa automobilistica famosa nei primi anni del 900 per le lussuosissime auto), tanto che potè lavorare per la isotta-fraschini e conoscere anche diversi campioni del periodo come Alfieri Maserati (che fondo con i fratelli l'omonima casa automobilistica).
Queste esperienze, specie quelle sui campi di gara, acuirono le sue conoscenze tecniche. Rimase in Isotta fino a dopo la prima guerra mondiale, quando a seguito delle difficolà finanziarie della stessa , in collaborazione con l'amico Gaetano Ponzoni, fondò la Carozzeria Touring s.a.s, situando il capannone non lontano dalla Isotta e dagli stabilimenti del Portello dell'Alfa Romeo, con cui stringerà in seguito una lunghissima collaborazione.
Caratteristiche peculiari dei suoi lavori sono: l'attenzione al confort di marcia, special al rumore, ma anche il peso e la durata della carrozzeria
Isotta Fraschini Flyng Star touring 1931, il cui disegno vinse replicato su telaio alfa romeo 1750 il concorso di villa 'este nel 1931
Gli anni della grande depressione videro il sodalizzio Touring / alfa romeo presente in numerosi concorsi di eleganza: Villa'd'este, Villa Olmo ecc.ma anche sui campi di gara più rinomati come la Mille Miglia, la Targa Florio ecc
Alfa Romeo 8c 2300 touring 1931/32
Alfa Romeo 1750 Coupè Royale 1931
questi furono anche gli anni delle prime sperimentazioni sulle linee streemliner come possiamo vedere in questa Coupè Royale che vinse la sua classe a Villa D'este nel 1931.
Alfa Romeo 6c/B 1935 Mille Miglia Touring Superleggera
 Un pezzo che segnerà la storia del marchio sara proprio la 6c Mille miglia, la bellissima auto che vinse la sua classe nel 1937 infatti è la capostipite del marchio Superleggera, difatto iniziando una serie di produzioni basate su una ossatura reticolare leggerissima, ma molto rigida, che veniva poi fissata al telaio e poi rivesita di alluminio abbandonando i vecchi rivestimenti in pergamoide usati fino ad allora.
Lo stile che si delineave era fortemente influenzato delle mode del'periodo, ma non tralasciava l'impronta di stile e sportività tipico del marchio milanese
Fiat 2800 couring 1938
Le auto allestite in touring erano sul finire degli anni 40 le più in vista delle competizioni, ma erano anche fonte di ispirazione per il design del periodo, la massima espressione fu il modello 8c 2900b

Alfa Romeo 8c 2900B touring superleggera passo lungo

Alfa Romeo 6c 2500 Sport touring superleggera 1939, questo modello fu venduto come ufficiale alfa romeo e pertanto rappresentava il modello più performante della casa milanese


I numerosi successi conseguiti nelle corse di durate aprirono le porte a nuove collaborazioni anche con casa automobilistiche straniere, la prima di tutte fu quella con la Bmw che commissionò un modello absato sul telaio della 328 da far competere a LeMans nel 1939, anno in cui vinse la classe 2 litri
BMW 328 touring superleggera 1939
La stretta collaborazione con la Squadra corse Alfa Romeo, porto all incontro tra Bianchi Anderloni con Enzo Ferrari. Ferrari infatti già da qualche anno gestiva con la sua scuderia le attività sportive della casa milanese, anzi lui stesso lavorò a stretto contatto con Bianchi Anderloni per la definizioni di alcuni modelli che presero parte alla LeMans e alla Mille Miglia.
Quando nel 1939 Enzo Ferrari lasciò L'Alfa Romeo tu proprio alla touring che comissionò la carrozeria per uno dei suoi primi autoveicoli che ancora si chiamavano Auto Avio Costruzioni, il modello era la tipo 815, ma la carrozzieria riprendeva un lavoro gia creato per un Alfa la 6c 2500 super sport, a cui fu modificata parte frontale
Auto Avio 815
Il periodo della seconda guerra mondiale vede la Touring impegnata nelle costruzioni belliche, finita la guerra quindi ricomincia la produzione di modelli speciali sopratutto sulle basi delle autovetture anteguerra. Nel frattempo La Isotta Fraschini che è stata acquistata dalla Caproni, progetta un nuovo modello per rientrare nel olimpo delle auto di lusso, il modello su la Monterosa, che però rimase soltanto un prototipo. Dalla sua aveva delle caratteristiche interessanti come il motore posteriore, il tettuccio apribile ecc, ma anche tanti problemi sepcie di surriscaldamento del motore e di prestazioni piuttosto scadenti dovute al peso della macchina
Isotta Fraschini Monterosa Touring
In questo periodo lo stile della touring si stava evolvendo e andava a influenzare lo stile delle Alfa Romeo, i paraurti infatti diventavano più stretti collimando con gli ingombri delle fiancate, lo scudetto diventava più alto e affusolato e i proiettori di luce raddoppiarono, inoltre l'evoluzione portò anche a una movimentazione della vista laterale con evidenti scanalature sui passaruota che ne movimentano la vista.
Alfa Romeo 6c Super sport 1946/1948
queste furono le idee che traghettaronò la Touring negli anni 50 verso nuove e stupende realizzazioni
continua..

tutte le foto sono prese da internet e trovate con i motori di ricerca classici, quindi è difficile il reperimento delle fonti, alcune sono state scattate dal sottoscritto, altre provengono da portali come autoevolution.com, omniauto.it, pinterest.

venerdì 16 settembre 2016

I Club più esclusivi al mondo

Il Club, cosi come è inteso nell'alta società inglese, ma non solo, è una sorta di istituzione. E' un posto che non può essere considerato un seplice bar cool, è appunto un posto esclusivo, dove i più facoltosi iscritti possano ritrovarsi per parlare di affari, scambiare opinioni, o semplicemente ritrovarsi tra amici, quasi un posto che possano chiamare ''casa'' o meglio ancora possano considerare una seconda casa.
Di Club ce ne sono molti,siti in tutto il mondo, ma quali sono i più esclusivi? Quali sono quelli dove iscriversi puo essere considerato un arrivo e non un punto da dove partire?
vediamo un po:

George, Londra
entrata del Gorge
fondato nel 2001, si trova in quella che è considerata la più bella strada di Londra, sede anche di molte case famose, Mount street, sembra che tra le sue mura sono stati presi gli accordi per le più importanti operazioni finanziarie di Londra degli ultimi 15 anni.
George bar
per poterne divetare membri, sid eve essere presentati da due membri del Club e pagare poi una tassa di iscrizione annua di circa 750 sterline

Annabel's, Londra
Annabel's
E' il club fratello del George, ma è ben più anziano, fondato nel 1963 da Mark Birley la cui moglie si chiamava appunto annabel, è diventato il club per eccezione dell alta borghesia, nonchè dell'aristocrazia, tra gli ospiti infatti si annovaerano i reali di Inghilterra ma anche il presidente degli Stati Uniti, cosi come attori e cantanti famosi, ad esempio Frank Sinatra e Jack Nicholson; Ciò lo rende senza dubbi uno dei posti più di Glamour del mondo
 Per poter diventare soci anche qua bisogna essere presentati da die soci, la quota di iscrizione annu è di circa 1500 sterline, ma apre a diversi privilegi.. inoltre è prevista anche una quota per l'iscrizione a vita.

Mark's Club, Londra


Situato nelel vicinanze dell'Annabel's e difronte al pub con il nome più lungo di inghilterra (the only running Footma) il Mark's su innaugurato nel 1972 sempre da Mark Birley, è sempre stato famoso per un impronta squisitamente British e al tempo stesso per essere sede di molti eventy fashion, come per esempio la presentazioni delle collezioni belstaff, e altri eventi legati al mondo della moda
Per l'iscrizione annua la tassa da pagare è di circa 2000 sterline e anche in questo caso bisogna essere presentati da due membri

foto e info prese dalla rete e ispirate dall'articolo di ''the gentleman journal''
http://www.thegentlemansjournal.com/article/best-exclusive-members-clubs-world/

lunedì 12 settembre 2016

Monday's Car

Siata 208 roadster 1953
 disengata da Michelotti e carrozata Bertone, aveva un telaio tubolare che garantiva un ottima tenuta di strada considerando anche le eccellenti potenzialita del motore che derivava da quello della Fiata 8V, infatti grazie ai 140cv era in grado di raggiungere i 200km/h

domenica 11 settembre 2016

Jack di Quadri

Si sa, nelle carte da gioco è il “Jack” la carta corrispondente alla figura maschile di secondo piano. Altrimenti detto “Fante”, esso potrebbe benissimo essere accostato a ben altra immagine, sicuramente più aristocratica: il Principe. Se poi ci capita tra le mani un “Principe” di Quadri, basta poco per intuire l’argomento di oggi: il “Principe di Galles”.

Quest’ultimo è il titolo che spetta all’erede al trono del Regno Unito di Gran Bretagna. E il famoso tessuto prende il nome proprio da uno degli eredi al trono di Buckingham Palace, il fu Re Edward VII (1841-1910). Egli era infatti solito indossare il celebre motivo a quadri in qualunque occasione informale si presentasse, facendo di esso il non plus ultra del buongusto informale nel guardaroba di un uomo.Ma quali sono le caratteristiche del “Principe di Galles”?
Secondo quanto dichiarato a Gentleman1 da Federico Ceschi (proprietario e fondatore della sartoria milanese N.H.), il tessuto può essere in lana o in cashmere. I colori e le rispettive gradazioni possono variare. Di questi tempi non si scandalizza più nessuno nel vedere addosso a un uomo un simile capolavoro sartoriale con tonalità accese. Ma per chi vuole mantenere un certo stile, una certa sobrietà che non passa mai di moda, la scelta obbligata è il classico british grey.
La buona fattura di questo abito si nota dall’armonia del disegno, dalla sua geometria: nel momento in cui si allacciano i bottoni, le linee sui due lati del revers devono coincidere alla perfezione e i quadri essere simmetrici. 


Veniamo ora agli abbinamenti. Prendiamo come punto di riferimento il tradizionale modello grigio.
La camicia in Oxford non stona mai, preferibilmente in azzurro. Ma anche il fil à fil è un’ottima soluzione.
Per non sbagliare, una raffinata scarpa Oxford in pelle nera, nella versione wingtips con la decorazione “ad ali di rondine” in punta. Insomma, una calzatura “sportiva” dall’aria aristocratica.
Passiamo agli accessori: ça va sans dire, la cintura ed, eventualmente, il cinturino dell’orologio seguono il colore delle scarpe. Pertanto rigorosamente nero.
Quanto infine alla cravatta, si raccomanda la sobrietà, ricordando peraltro che questo è l’unico caso in cui una regimental “va felicemente a nozze” con un tessuto a quadri. Un’alternativa? Una fine cravatta in seta con motivo a puntini. Dove trovarla? L’italiano non ha dubbi a riguardo: c’è un solo brand che sbaraglia la concorrenza nel settore, ha la sua sede storica a Napoli nella Riviera di Chiaia, e per dirla imitando James Bond (visto che di un pezzo tradizionalmente britannico si tratta), <<il suo nome è Marinella...Eugenio Marinella>>.


by the leo!

tutte le foto sono prese da internet

venerdì 9 settembre 2016

Porfirio Rubirosa the icon!


Porfirio Rubirosa

Chi è Porfirio Rubirosa?
Probabilmente uno dei più famosi avventurieri amorosi degli anni 40/60. Ma c'è di più di lui le cronoche mondane lo ricordano come un infallibile amatore, nonchè grande conquistatore, ebbe infatti 3 mogli tutte molto facoltose (tanto che dai divorzi guadagnera una fortuna) e tantissime conquiste (tra cui Ava Gardner, Marylin Monroe, Rita Hayworth ecc)
Ufficialmente il suo lavoro era il diplomatico, ma nella vita fu anche pilota corse a Lemans e a Daytona con la Ferrari, giocatore di polo professionista e c'è chi dice anche una spia e assassino.



Mori come aveva vissuto ,cioè in maniera spettacolare e sopra le righe, in un incidente al volante della sua Ferrari, al ritorno dai festeggiamenti per la coppa di francia di polo.
La storia cosi ci consegna quella che, al netto degli eccessi, fu indubbiamente nel suo periodo un Icona di stile, di edonismo e di buongusto da cui prendere ispirazione

foto e info da: https://selvedgeyard.com/2009/02/15/porfirio-rubirosa-last-of-the-famous-international-playboys/
http://www.thegentlemansjournal.com/porfirio-rubirosa-2/

venerdì 2 settembre 2016

Zenith Academy: Georges Favre-Jacot

Zenith Academy George Favre-Jacot
Questo ultimo modello della Zenith è stato persentato per onorare il suo creatore che 150 anni fa fondo l'illustre maison orologiaia.
La grande particolareità di questo orologio è la presenza di una catena che serve a mantenere la corretta tensione agli organi di controllo e alla molla.


Normalmente infatti con l'uso la molla perde la corretta tensione e non lavora più correttamente, grazie invece alla catena è possibile ripristinare la tensione e garantire sempre la precisione; Il residuo di carica poi è verificabile dalla lancetta apposita.
La cassa in oro ora misura 45mm ed è spessa 14.35mm, e la riserva di carica è di 50 ore.
Chiaramente questo è un esemplare a edizione limitata a 150 pezzi con prezzo di circa 66000 euro

photo by Zenith Watches!